IL RITORNO DELLA LAVANDA NEL CHIANTI

LA LAVANDA NEL CHIANTI

La lavandula è un’erba officinale spontanea che nasce nel mediterraneo e ben si adatta ai terreni calcarei tipici del Chianti nel cuore della Toscana.

Già nell’antica Roma veniva utilizzata per gli scopi più vari: in profumeria per la sua fragranza delicata e persistente, nei preparati medicali per il suo potere antisettico e analgesico, nei giardini per l’eleganza della forma e la bellezza dei suoi fiori.

A partire dagli anni sessanta si è generato un interesse anche per l’uso officinale, nacquero i primi lavandeti che incrementarono la produzione e iniziarono la commercializzazione della lavanda verso le industrie profumiere italiane e internazionali.

Negli anni successivi coltivazioni più redditizie quali la vite e l’olivo fecero scemare l’interesse verso questa meravigliosa pianta sancendone di fatto la pressoché totale estinzione nella seconda metà del Novecento.

Dalla voglia di riportare la lavanda nelle colline che secoli la hanno ospitata nasce Lavanda di Toscana.

Nel cuore del Chianti la nostra azienda dalla fine del Novecento coltiva le due varietà più pregiate e tipiche della Toscana: la lavandula angustifolia e il lavandino toscano. Sfruttando la moltiplicazione per talea la nostra azienda è riuscita, partendo da limitatissime piante autoctone della zona, a creare una coltivazione che vanta circa due ettari di lavandeti distribuiti nei terreni del Chianti Classico tra le province di Siena e Firenze.